Nel caso in cui ce ne sia bisogno è possibile assicurare l’auto in comodato d’uso? Ci sono forme assicurative che possano permettere di coprire l’auto in comodato d’uso con una polizza? Vediamo caso per caso.
Contenuti
- Come fare per assicurare l’auto in comodato d’uso?
- Residenza all’estero e comodato d’uso dell’auto: cosa fare?
- Richiesta parcheggio residenti e comodato d’uso
- Comodato d’uso e cambio assicurazione
- Rottamazione auto e nuova intestazione
- Come fare per assicurare un’auto per un’associazione ONLUS?
- Passaggio assicurazione in comodato d’uso o legge Bersani?
Come fare per assicurare l’auto in comodato d’uso?
Pensiamo ad un padre proprietario di un’auto, assicurata a suo nome e ad un figlio che avrebbe la necessità di utilizzare l’auto in oggetto per un periodo di 1/2 anni: è possibile poter assicurare l’auto in comodato d’uso?
Ovvero l’auto rimarrebbe di proprietà del padre, mentre il figlio potrebbe assicurare l’auto a proprio nome. Questa tipologia di contratto è fattibile, per lo meno con la maggior parte delle assicurazioni? Come funziona?
Non esiste una forma assicurativa per le auto in comodato d’uso, o almeno non una forma specifica. La legge stabilisce che il profilo di rischio della vettura sia strettamente legato al proprietario e che tale profilo non possa essere variato senza che cambi il proprietario.
E’ tuttavia possibile avere un contraente della polizza diverso dal proprietario del veicolo: il profilo della polizza seguirà comunque il rischio del proprietario. In questo caso è fattibile assicurare a nome del figlio, proseguendo sostanzialmente il contratto del padre, che è e rimane unico titolare dell’attestato di rischio. Questo significa che la polizza attuale non potrà essere usata dal padre su un altro veicolo negli anni di comodato né che la sua classe possa passare al figlio.
E’ sostanzialmente una pura variazione di intestazione a fini fiscali.
Residenza all’estero e comodato d’uso dell’auto: cosa fare?
Presso l’UMC viene intestata la carta di circolazione a nome del padre, di un’autovettura di proprietà del figlio, in quanto l’ha ricevuta in comodato d’uso per 5 anni, essendosi egli trasferito con residenza all’estero.
Attualmente il padre non ha nessuna proprietà d’auto, ne assicurazione intesta. L’assicurazione attuale dell’autovettura è a nome del proprietario ed ha scadenza semestrale a fine mese, con scadenza annuale a fine ottobre.
E’ possibile disdire da parte del padre o del figlio, alla scadenza semestrale, l’attuale assicurazione ed intestare al padre una nuova polizza con la sua classe di merito che aveva? Oppure deve aspettare la scadenza annuale per fare la nuova polizza?
L’intestazione con il nome del padre è possibile, mentre la classe di merito rimarrà quella del figlio? E’ comunque necessario comunicare qualcosa all’attuale assicurazione?
Lo storico del rischio e la classe devono rimanere quelli attuali, ovvero riferiti al figlio e dunque non sarà possibile usare l’ assicurazione sospesa del padre. A scadenza, semplicemente, è possibile cambiare nome del contraente, la polizza proseguirà normalmente e potrà tornare a nome del figlio quando si vorrà.
Richiesta parcheggio residenti e comodato d’uso
Un residente del comune di Milano sta per richiedere il pass per il parcheggio residenti. Utilizzerà l’auto intestata a suo padre, il quale è residente in un’altra regione. Ovviamente l’assicurazione è intestata a suo padre.
Effettuando il comodato d’uso, cosa succede a livello assicurativo? Dal momento in cui la macchina è assicurata al padre, finché l’assicurazione non scade non bisogna far nulla, ma al rinnovo tra un anno potrebbe intestarsela il figlio? O può rimanere intestata a lui?
Non c’è ancora una gestione uniforme di questo, la cosa da fare è informare subito la compagnia assicurativa dell’inserimento a libretto del nome del figlio e chiedere a loro il da farsi. La cosa più probabile è che vi sia un (modesto) adeguamento del premio. L’intestazione della polizza è e rimane sempre libera.
Un caso simile
Per ragioni di pass di sosta un soggetto ha richiesto alla motorizzazione il comodato d’uso dell’auto del padre residente in altra regione. E’ stato risposto che una volta fatto il comodato non potrà mai far guidare l’auto a nessun altro all’infuori del soggetto.
E’ corretto? E quali sono i rischi se dovesse prestare un giorno la macchina ad un amico? Multa amministrativa? Mancato eventuale pagamento dell’assicurazione in caso di incidente?
Ma figuriamoci! Non esiste questo problema.
Comodato d’uso e cambio assicurazione
Un soggetto guida un’auto di proprietà del padre concessa in comodato d’uso al soggetto stesso (registrato alla motorizzazione) a causa di vincoli legati a concessi per pass-parcheggio-residenti. Il soggetto e suo padre non sono residenti e abitano in regioni diverse.
Attualmente l’assicurazione è ancora intestata al padre, ma la vorrebbe spostare a nome del figlio. E’ possibile farlo?
La guida dell’auto è libera e la registrazione dei comodati non è obbligatoria nonostante una legge dello scorso anno introducesse quest’obbligo, che però è stato subito tolto. In questo caso, la registrazione del comodato, che è comunque possibile, è resa necessaria dalle esigenze particolari descritte.
Le polizze RCA coprono sempre chiunque sia alla guida del mezzo, salvo rivalse (parziali) qualora guidi un neopatentato con polizza con clausola di guida esperta, ed eccezioni simili. In questo caso l’esigenza di cambiare contraente della polizza è corretta, ricordando che il contraente è colui che paga la polizza.
Il cambio è possibile farlo (lo farei a scadenza dell’annualità) e la classe con lo storico sarà mantenuta. Forse ci sarà un adeguamento del prezzo dovuto al diverso profilo di rischio del nuovo contraente. La classe di merito rimarrà di proprietà del padre in quanto proprietario del mezzo!
Rottamazione auto e nuova intestazione
Un soggetto ha in comodato d’uso una vettura intestata al padre che ne paga l’assicurazione. Vogliono rottamare la vettura e comprarne una intestandola a nome del figlio, così come l’assicurazione.
Il figlio non potrà rientrare in quanto previsto dalla legge Bersani, non facendo più parte del nucleo familiare, ma per via del comodato d’uso potrebbe almeno ereditare la classe di rischio del padre? Il padre chiuderà in ogni caso la sua polizza e il figlio guida da 24 anni.
Purtroppo il comodato è ininfluente a tale fine.
Come fare per assicurare un’auto per un’associazione ONLUS?
Il presidente di un’associazione ONLUS della provincia di Avellino, ha avuto in comodato uso gratuito dalla Regione Campania un fuoristrada ISUZU, dopo la firma del comodato è andato alla Motorizzazione per far trascrivere l’intestazione temporanea effettuata ai sensi dell’art. 94 comma 4-bis C.D.S., poi si è recato ad un’assicurazione, e qui ha avuto l’amara sorpresa che gli hanno fatto un preventivo su Napoli e non su Avellino, per cui chiedendo più del doppio rispetto al preventivo che avevano fatto prima.
E’ normale fare l’assicurazione su Napoli (visto che la regione ha li la sede) e non ad Avellino dove l’associazione ha la sua sede?
A regola si, è regolare in quanto deve fare fede il proprietario del mezzo. Alcune compagnie (poche invero) preferiscono invece seguire il profilo di rischio dell’utilizzatore abituale: è una scelta che ha anch’essa dei fondamenti. In questo caso potrebbe quindi essere conveniente cercare un’altra compagnia.
Passaggio assicurazione in comodato d’uso o legge Bersani?
La macchina che quotidianamente utilizza il soggetto è intestata alla madre, come anche l’RCA. Al momento il figlio è ancora residente in casa con lei, ma prevedendo un cambio di residenza voleva poter usufruire della Bersani finché è in tempo.
Nel caso in oggetto però non deve cambiare auto e quindi dovrebbe fare un passaggio di proprietà, cosa che però comporta dei costi. Gli è stato invece consigliato di fare un contratto di comodato d’uso gratuito della macchina, in modo da poter poi attivare l’assicurazione a nome del figlio, prendendo la classe della madre, in modo che in futuro, quando comprerà una nuova macchina, l’assicurazione che vi passerà sarà a nome del figlio con la classe buona. E’ corretto?
No, non è corretto in quanto ai fini assicurativi il comodato d’uso non influisce sulla titolarità della classe di merito, che è e rimane attribuita al proprietario.
Anche la voltura a nome del figlio non sarebbe esente da problemi. Il primo è che non potrebbe avere la classe del medesimo veicolo, ovvero per poter applicare la legge Bersani serve un’ulteriore auto familiare della quale prendere la classe.
L’altra questione riguarda la ormai ben nota penalizzazione dovuta all’uso stesso della legge Bersani, che, a parità di classe, comporta un quasi raddoppio del premio. Ma inevitabilmente, prima o poi si dovrà affrontare questo passo.
Mia Figlia vuole darmi la sua auto in comodato d uso per sempre, l’assicurazione è in testa a lei, posso continuare a tenere la sua assicurazione o farne una nuova sempre avendo il suo profilo classe uno di merito o ne devo fare una nuova in testa a me.Grazie
Dipende. Se non fate la segnalazione sul libretto del cambio di utilizzatore abituale, non dovete fare niente all’assicurazione. Se invece la fate (o addirittura fate la voltura), la cosa va segnalata all’assicurazione e il profilo di rischio potrebbe cambiare.
Per motivi di pass ztl, vorrei concedere l’auto di mia proprietà in comodato d’uso gratuito per un tempo indeterminato a un familiare non convivente residente in ztl. Ho letto che occorre fare la registrazione alla Motorizzazione, ma cosa accade ai fini assicurativi?
Il contraente della polizza sarà il comodatario? La classe di merito e il profilo di rischio del comodante?
E soprattutto vorrei sapere se dopo un certo periodo di tempo, rientrando in possesso dell’auto, rischio di perdere la classe di merito acquisita a suo tempo.
Grazie
Dipende tutto dalla compagnia assicurativa: alcune mantengono la polizza in corso, altre ne richiedono una nuova come se fosse una nuova intestazione del veicolo.