Se si ha un’auto cointestata e uno dei due proprietari decede, cosa conviene fare? Quali possono essere le problematiche? Vediamo quale può essere la soluzione più semplice.
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Cosa fare nel caso di decesso cointestatario auto
Due soggetti, madre e figlia, sono cointestatarie di una macchina. A seguito del recente decesso della madre, la figlia ha ereditato la vettura, ma non ha ancora fatto le volture. La figlia ha stipulato l’assicurazione a suo nome non avendo fatto la voltura e la vettura risulta sempre cointestata con il de cuius.
Qualora vi fosse un incidente, l’assicurazione copre i danni o la procedura è irregolare per cui la copertura assicurativa non è presente?
Come rettificare l’intestazione
Anche in caso di vettura cointestata, come in quello di auto mono-intestata, è assolutamente necessario provvedere alla rettifica dell’intestazione e conseguentemente della polizza assicurativa.
La legge concede 6 mesi di tempo per la regolarizzazione della proprietà della macchina, tuttavia l’assicurazione potrebbe non essere più valida già dal momento del decesso, per cui è sempre consigliabile non usare la vettura finché la situazione non è stata sistemata.
Nel dubbio, si può anche contattare la propria assicurazione e/o fare riferimento al contratto, per capire se la copertura è garantita agli eredi nel periodo della successione. La quota parte della madre va in successione a tutti gli eredi.
E nel caso di più eredi?
Se sono più di uno, l’auto risulterà pluri-intestata e in più avrà anche problemi per il riconoscimento dell’assicurazione attuale, proprio a causa della cointestazione con nuovi soggetti.
La cosa migliore parrebbe fare in modo che la vettura risulti intestata solo alla figlia, in modo che venga riconosciuta la polizza già in essere (la diminuzione di intestatari è sempre concessa, invece). Se è l’unica erede è tutto più semplice, basterà una voltura, ma se ve ne sono di più, occorreranno due volture, oltre che il consenso di tutti gli eredi.