Il tasso Euribor a tre mesi, che è il tasso di riferimento generalmente utilizzato per calcolare gli importi delle rate dei mutui a tasso variabile, continua a diminuire facendo registrare un nuovo record al ribasso posizionandosi addirittura al di sotto dell’1% ed al di sotto del tasso BCE.
L’irrefrenabile flessione che il tasso Euribor sta attraversando ormai dall’Ottobre 2008, momento in cui toccò il suo valore più alto attorno al 5,4%, rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno da intendersi come una sensibile riduzione della gravosità delle rate nel bilancio familiare per coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile. Il beneficio economico derivante dai tassi più contenuti comunque non può essere sfruttato nella sua totalità dal consumatore poiché gli importi delle rate non vengono ritoccati in tempo reale ed inoltre perché mediamente gli spread applicati dagli istituti di credito sono aumentati dello 0,5%.