La “fatidica” domanda su quale sia più conveniente, se il mutuo a tasso fisso oppure il mutuo a tasso variabile, viene oggi riproposta in una condizione di tassi e mercato immobiliare particolare, quasi estrema, una situazione in cui i tassi di riferimento sono ai minimi storici ed il mercato immobiliare in netta crisi. Il tasso Euribor a 3 mesi, uno degli indici principali, è oggi assestato su valori di poco superiori a 0,7% (oggi 0,715%), il che dovrebbe consentire dei tassi sui mutui molto conveniente.
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Mutui tasso fisso o variabile: cosa conviene?
Utilizzando un noto comparatore di mutui, siamo andati alla ricerca dei TAEG più bassi per le offerte di mutuo classiche, ovvero fisso e variabile delle banche tradizionali, abbiamo fatto un confronto e abbiamo scoperto che:
- I mutui a tasso fisso hanno dei TAEG molto alti rispetto al tasso Euribor attuale, specialmente se si sceglie una durata elevata. Un mutuo per acquisto prima casa in 10 anni per un importo pari al 80% del valore dell’immobile ha un TAEG che varia dal 4,87% della banca più conveniente (Cariparma) al 5,40% di Monte dei Paschi e Banca Carige. Lo stesso mutuo in 30 anni non spunta un tasso minore di 5,35%. Da notare che non più tardi di 18 mesi fa, con i tassi piuttosto elevati, questi TAEG non raggiungevano il 7%, valore non molto distante dai mutui a tasso variabile.
- Le offerte di mutui a tasso variabile legati al Euribor sono invece tutte sotto al 2%, il migliore risulta Cariparma con 1,67% se fatto in 10 anni e 1,71% se fatto in 30.
Le differenze sulla rata del mutuo tra questo due casi sono veramente elevate: da quasi 1.100 euro al mese del caso a tasso fisso, a circa 750 euro per il variabile, ma è evidente che si tratta di una differenza destinata ad assottigliarsi man mano che i tassi ricominceranno a salire, fatto questo che pare inevitabile.
Fisso o variabile: la nostra opinione
E’ difficile dire al momento quale sia la soluzione migliore. Ipotizzando ancora 2-3 anni di tassi bassi anche se probabilmente più alti di quelli odierni, dato che probabilmente adesso siamo ad un minimo assoluto, potrebbe risultare conveniente il mutuo a tasso variabile, in modo da sfruttare il periodo propizio con le prime rate, che come è noto sono costituite per la maggiore parte da interessi. Diciamo che il variabile è quindi consigliabile per mutui di periodi brevi, 10-15 anni massimo.
Per quanto riguarda i mutui più lunghi, fino a 30 anni, è difficile dare un consiglio, molto probabilmente la scelta più intelligente potrebbe essere uno di quei mutui misti o con protezione che abbinano alla dinamicità dell’essere legati ai tassi la sicurezza di un qualche tetto o possibilità di maggiore rateizzazione.
Consigliamo il tasso fisso oggi soltanto in due casi: nel caso si riesca a spuntare un ottimo spread con la propria banca, oppure per coloro che vogliono pianificare al massimo le proprie spese, che non vogliono correre rischi di imprevisti, anche a costo di fare la scelta meno conveniente.
Domande e Dubbi: l’esperto risponde
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vorrei sapere, dove è finito il denaro che la banca d’italia ha messo a disposizione al tasso del 1% ???
Sè e quando, noi comuni mortali potremo beneficiarne… GRAZIE e complimenti per il sito internet
Grazie dei complimenti e…. che dire, non ho una risposta per la tua domanda….