I mutui a tasso fisso rientrano in quelle tipologie di mutuo per le quali il tasso di interesse stabilito tra mutuante e mutuatario, prescinde dall’oscillazione dei mercati finanziari e monetari, non variando dunque per tutta la durata del contratto di mutuo.
I vantaggi sono quindi tangibili, grazie ad una gestione chiara e semplice della propria situazione economica che, a fronte di una rata immutabile, non sarà soggetta a rischi di aumenti e perdite. Il calcolo del tasso di interesse viene effettuato attraverso il riferimento a due parametri: il tasso EURIRS (Euro Interest Rate Swap) o IRS e lo spread.
Il primo risulta da una media delle quotazioni dell’IRS degli Istituti di Credito europei e viene comunicato quotidianamente dalla Federazione Bancaria Europea. Il livello di tale indice è direttamente proporzionale alla durata del contratto di mutuo, poiché nel tempo i rischi sono maggiori. Per ottenere il tasso di interesse finale all’IRS occorre aggiungere lo spread della banca, ossia il guadagno della stessa sul totale del finanziamento concesso, che generalmente oscilla tra l’1 ed il 3%.
Nella ricerca dell’offerta migliore per un mutuo a tasso fisso occorrerà prestare attenzione dunque allo spread, essendo questo l’indice che fa la differenza, poichè squisitamente legato a ciascuna banca e non un parametro generale di riferimento, dunque uguale per tutti, come l’EURIRS.