Da un’indagine condotta dagli esperti de Il Sole 24 Ore per valutare se sussista o meno un reale risparmio derivante dall’applicazione del Decreto anti-crisi emanato dal Governo in materia di mutui variabili, emergono delle importanti considerazioni:
- prendendo come esempio un mutuo variabile di 100.000 euro contratto nel 2005 al tasso Euribor a 3 mesi ed uno spread del 1,1%, applicando il limite del 4% imposto dal Decreto si evince che la rata del mese di Gennaio prossimo farebbe registrare un risparmio effettivo rispetto alle rate precedenti del 4,2%, 10% per arrivare fino al 13% a seconda se il mutuo stipulato sia rispettivamente decennale, ventennale o trentennale.
- Il risparmio ottenibile risulta essere direttamente proporzionale all’entità dello spread applicato dagli istituti di credito: sarà infatti maggiore per spread più onerosi e viceversa.
- Il risparmio sulle rate riguarderà quei mutui variabili che sono stati sottoscritti prima del 31 Ottobre 2008 ma solo quelli ad un tasso inferiore al 4%. I mutui contratti a tassi maggiori beneficeranno di risparmi percentualmente più contenuti e per lo più derivanti dalle flessioni dell’Euribor.