A seguito dei recenti tagli dei tassi, il continuo diminuire del costo del denaro spinge i titolari di mutui a tasso fisso a considerare l’idea di rinegoziare le condizioni del mutuo a tasso fisso in favore del tasso variabile che indubbiamente, clausole floor permettendo, al momento garantisce importi delle rate più contenuti, si parla addirittura di risparmi intorno ai 230,00 € al mese rispetto ad Ottobre scorso per un mutuo variabile di 125.000,00 euro di durata ventennale.
Le banche spingono anch’esse coloro che hanno intenzione di accendere un mutuo ad optare per il tasso variabile, non per buonismo ma piuttosto per una questione di opportunismo in considerazione del fatto che molti analisti ritengono che non appena la crisi sarà superata, il tasso Euribor potrebbe nuovamente tornare a salire superando la quota del 4% e, poiché gli istituti di credito finanziano le loro attività pagando il denaro appunto al tasso Euribor, ed inoltre, avendo anche l’indice Irs a 20 anni raggiunto il valore minimo (3,83%), hanno il timore di ricavare dai prestiti concessi a tasso fisso meno di quanto invece costerà loro il denaro nel prossimo futuro, trovandosi quindi a sopportare costi maggiori per l’acquisto dei capitali necessari nell’attività di finanziamento che gli è propria.
Dunque l’eterno dilemma circa la scelta tra tasso fisso o variabile sembra sempre attuale, qual è il mutuo più conveniente?
In nostro soccorso, gli esperti del Codacons ci ricordano che esistono, seppur poco propagandati, i mutui a tasso misto. Questo tipo di mutui permette al mutuatario di passare da una rata variabile ad una costante e viceversa più volte nel corso dell’ammortamento del mutuo, a seconda di quanto stabilito in sede di sottoscrizione, riuscendo così a spuntare una minore onerosità degli importi delle rate contenendo i rischi legati ad un aumento dei tassi ed approfittando degli eventuali ribassi.
Al fine di massimizzare la convenienza di tali passaggi da una condizione all’altra è comunque consigliabile agire anticipando il trend futuro dei tassi d’interesse tenendosi molto aggiornati circa le aspettative riguardanti il costo del denaro, operazione questa che richiede una certa perizia in materia.