Le opzioni binarie hanno fatto la loro comparsa nel settore del trading online solo da pochi anni, ma si sono già imposte come uno strumento molto diffuso tra i trader più aggressivi, che vi ritrovano metodologie simili alle scommesse e al gioco d’azzardo.
Il loro successo deriva probabilmente dalla loro facilità sia di comprensione che di utilizzo: se infatti con il Forex e con le operazioni con i CFD occorre effettuare delle attività di compra-vendita, con le opzioni binarie è sufficiente effettuare una previsione circa l’andamento delle quotazioni di un asset (ossia qualsiasi bene quotato nei mercati finanziari: un’azione, un indice, una commodity o una coppia valutaria). Il pronostico è associato ad una scadenza e ad un importo: se si rivelerà corretto dopo l’orizzonte temporale selezionato, la piattaforma premierà l’utente con un profitto pari ad una percentuale pattuita al momento dell’ordine.
Vediamo ora più in dettaglio le caratteristiche di questo strumento, soffermandoci sulle tipologie e le scadenze, per poi illustrare alcune tecniche del suo utilizzo.
Le tipologie di opzioni binarie
Tra quelle a disposizione nelle interfacce, la tipologia alto/basso (detta anche call/put o high/low) è quella maggiormente utilizzata.
Al fine di comprenderne il meccanismo di guadagno, si ipotizzi il seguente scenario: vogliamo investire 100 euro operando con le opzioni binarie sull’azione di Facebook, quotata al momento 107,80 dollari. Poiché il suo proprietario Mark Zuckerberg sta per annunciare il lancio di una nuova funzione, puntiamo sul fatto che nel breve-medio termine le quotazioni del social network saliranno, per cui impostiamo la funzione “alto” associata ad una scadenza di 4 ore con un guadagno del 91%. In effetti, i mercati ci danno ragione: scaduto il termine impostato, il valore del titolo FB è salito ora a 109,45 dollari, per cui la nostra previsione si è rivelata corretta e possiamo incassare 91 euro.
Cosa sarebbe successo in caso opposto? In quell’evenienza, avremmo perso l’intero importo investito, a meno che il broker non avesse offerto un ritorno di perdita, che di solito corrisponde ad una percentuale tra il 15% e il 20%.
Un’altra opzione di base è quella che prende il nome di touch/no touch (tocca/non tocca). In questo caso la previsione riguarda non tanto il valore finale al termine della scadenza, quanto il raggiungimento o meno di un prezzo.
Riprendiamo l’esempio di Facebook: questa volta, utilizziamo la funzione “tocca”, che paga l’87%, e inseriamo il valore di 110,00 con scadenza di 24 ore. Se entro questo termine il valore del titolo raggiungerà la quota selezionata, anche una sola volta, potremo realizzare un profitto di 87 euro.
L’opzione range appare invece leggermente più elaborata, in quanto per attivarla occorre inserire due valori al fine di determinare un intervallo, per poi prevedere se il prezzo dell’asset si collocherà all’interno o all’esterno dell’area.
Ancora più avanzate sono le tipologie ladder e pair, mentre alcuni broker possono proporre funzioni più o meno complesse o personalizzabili.
La scadenza
Ogni ordine con le opzioni binarie va associato ad una scadenza, al raggiungimento della quale in caso di previsione corretta si potrà ottenere il profitto. L’orizzonte temporale delle opzioni binarie è molto più ridotto rispetto, ad esempio, alle tempistiche del trading azionario: qui si ragiona in termini di minuti e ore, non di giorni o mesi.
Possiamo avere scadenze a lungo termine (con ordini “overnight”, ossia operazioni che rimangono attive nel corso di più giorni), a medio termine e a breve termine. Quest’ultima soluzione si è particolarmente sviluppata nei tempi recenti, dando vita allo “speed trading” una modalità che consente di fissare delle scadenze entro 60 o addirittura 30 secondi. Si tratta di un trading che ben si addice a chi effettua operazioni in modo molto rapido, cercando di massimizzare i profitti con uno stile “aggressivo”.
Per cercare di aumentare le probabilità di successo, i trader si possono affidare ai segnali di trading, ovvero dei suggerimenti che combinano la tipologia di opzione con la scadenza e l’asset sul quale operare. Questo strumento è utilizzato specialmente da chi adotta la strategia dello scalping, un metodo che consiste nell’effettuare un numero elevato di ordini simultanei a breve scadenza, in modo tale da incrementare statisticamente le opportunità di successo.
Le piattaforme per opzioni binarie
Soprattutto negli ultimi 5 anni, si è registrata una larga diffusione di nuovi broker per opzioni binarie. Alcuni offrono bonus di benvenuto allettanti, altri si concentrano sui servizi innovativi delle interfacce, altri ancora hanno realizzato delle community di trader con le quali si possono condividere le strategie vincenti.
Al momento di scegliere la piattaforma, si consiglia sempre di verificare se questa è in possesso delle certificazioni e delle licenze, criterio essenziale per valutarne l’affidabilità, la trasparenza e la correttezza nei confronti degli utenti.
A breve seguirà un articolo con l’approfondimento delle principali piattaforme attualmente sul mercato.
Occorre star lontani dalle piattaforme di trading, perché inducono a ricercare il mero profitto con attaccamento psicologico all’idea del denaro, con gli occhi sempre sugli indici di borsa, comportamento da evitare da un punto di vista religioso.
Anche se capisco le ragioni del vostro punto di vista, i problemi di etica sono off-topic qui. Ho tolto il link di approfondimento per motivi tecnici.