Quando si parla di opzioni nel settore finanziario si fa generalmente riferimento alle opzioni binarie, lo strumento di trading online che sta attualmente riscuotendo un largo successo tra i trader di tutto il mondo. Tuttavia, è bene sapere che queste sono solo una delle tipologie di opzioni disponibili. Al fine di conferire maggiore chiarezza all’argomento, forniamo qui di seguito dei cenni introduttivi sui meccanismi che regolano il funzionamento delle opzioni (tutte).
Come funzionano le Opzioni
Le opzioni possono essere definite come dei contratti temporanei che danno all’acquirente il diritto, ma non l’obbligo, di comprare o vendere un bene sottostante ad un prezzo specificato ed entro una precisa scadenza. Proprio per il loro legame con il sottostante, le opzioni sono dei cosiddetti “derivati”. Illustriamo meglio questo concetto con il seguente esempio.
Si ipotizzi di voler comprare una chitarra elettrica dal valore di 5.000 euro. Al momento non si è in possesso dell’intera somma, e quindi si propone al venditore di acquistarla allo scadere dei prossimi 90 giorni, pagando per questo un’opzione di 100 euro, che ci darà il diritto di “bloccare” la chitarra al prezzo fissato.
Si prendano ora in considerazione due possibili scenari:
- Nel primo, un esperto musicale prende visione della chitarra e scopre che era stata usata dal celebre Jimi Hendrix, fatto che ne decuplica il valore attuale; il proprietario, vincolato dall’opzione, è obbligato a vendercela al prezzo originale, cosicché noi avremo realizzato un potenziale profitto di 45.000 euro (meno i 100 euro del costo dell’opzione).
- Nel secondo scenario, ancor prima della scadenza dell’opzione, visionando nuovamente lo strumento, ci accorgiamo che è in pessime condizioni e che vale molto meno di 5.000 euro; decidiamo quindi di ritirare l’offerta, perdendo così i 100 euro investiti nell’opzione.
Questo esempio mostra come l’opzione costituisca un diritto ma non un obbligo verso un’operazione, e che il suo valore “deriva” da quello di un “sottostante”, che nel nostro caso corrisponde alla chitarra e che in ambito finanziario coincide di solito con un’azione quotata in Borsa, ma può anche essere associato a molteplici categorie di asset.
Una delle caratteristiche principali delle opzioni è quindi la versatilità, mentre il risvolto della medaglia consiste in un grado di rischio medio/alto, che dovrebbe quindi invitare gli investitori ad usarle con competenza e cautela.
Le tipologie di Opzioni
Relativamente alle tipologie di opzioni, possiamo distinguerle in “put” e “call“: con le prime si ha diritto a comprare un asset entro una scadenza (e di conseguenza l’acquirente spera che il valore del bene aumenti), mentre le seconde danno la possibilità di venderlo, possibilmente ad una quota inferiore a quella iniziale.
Per comprendere le variabili in gioco e capire come si possa realizzare un guadagno con un’opzione di tipo “call”, si consideri questo ulteriore esempio, questa volta in ambito finanziario.
Vogliamo acquistare un’opzione “call” sull’asset dell’azione della Coca Cola, che sarà quindi il sottostante, quotato 40 dollari. Il costo dell’operazione, altresì detto “premio” è pari a 3 euro, con uno “strike price” di 50 euro: questa è la soglia a partire della quale si può esercitare l’opzione, ossia si ha diritto a riscattarla. Immaginiamo che ad ogni unità superiore allo strike price, si guadagni un euro; in questo caso, per realizzare un eventuale profitto, occorrerà che la quota dell’asset si collochi sopra i 53 euro, al fine di ripianare il costo del premio. Nel caso in cui le quotazioni della Coca Cola facciano invece registrare un calo, si saranno persi i 3 euro investiti nell’opzione.
Riguardo alla scadenza, questa potrà essere “europea” (che consente di riscattare il profitto solo una volta estinto il termine prefissato) o “americana” (si può esercitare l’opzione in qualsiasi momento una volta raggiunto lo strike price).
Oltre alle opzioni descritte, si potranno trovare anche le opzioni “cap“, “floor” e “collar“, che hanno come sottostante dei tassi d’interesse, e quelle “esotiche” (dette anche “plain vanilla“) così definite perché presentano una spiccata complessità.
Il vasto panorama di questo strumento comprende anche le opzioni “barriera”, quelle “composte”, le “look-back” ed ovviamente le opzioni binarie, a disposizione dei trader grazie alle varie piattaforme di trading online.