Vendita prima casa: scadenze per riacquisto e credito d’imposta - Pag.2

Riacquisto prima casa
Vendita e Riacquisto prima casa: ecco le cose da sapere
Questo articolo ha avuto molti commenti con risposte del nostro esperto, per praticita' li abbiamo divisi in piu' pagine. Questa e' una delle pagine dei commenti, cerca qui sotto se trovi la risposta alla tua domanda! L'articolo originale lo trovi qui: Vendita prima casa: scadenze per riacquisto e credito d’imposta .

Autore: Marco R. (Borsatrader)

Marco R. (Borsatrader)
Marco R. (Borsatrader) è un imprenditore che ha sviluppato competenze in molteplici campi della finanza in oltre 20 anni di investimenti e pratica del trading online. Dal 2003 ad oggi ha scritto oltre 700 approfondimenti sul risparmio, sulle assicurazioni, sugli investimenti immobiliari, e ha risposto online ad oltre 45.000 quesiti dei lettori.

731 commenti

AVETE UNA DOMANDA? SCORRETE FINO IN FONDO E SCRIVETE NEL MODULO COMMENTI, L'ESPERTO VI RISPONDERA' SU QUESTA PAGINA
  1. Avatar
    eugenio

    Salve,
    nel 2009 ho acquistato una casa con agevolazioni prima casa.
    A gennaio 2016 faro’ il rogito di vendita della stessa casa. Se fra qualche mese comprero’ una nuova casa avro’ nuovamente le agevolazioni prima casa ed il credito di imposta?
    grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Certamente, il credito avrà validità per 1 anno dalla vendita.

  2. Avatar
    franca

    Gentile esperto,
    Le espongo il mio dubbio: in costanza di separazione (giugno 2015), ho acquistato la metà dell’immobile che avevo acquistato in comproprietà col mio ex marito nel luglio del 2011, divenendone proprietaria al 100 per cento; premetto anche che non abbiamo figli e non è avvenuta alcuna “assegnazione della casa coniugale” ma un rilevamento da parte mia della sua quota di proprietà con regolare compensazione in denaro; dunque, non essendo trascorsi i fatidici 5 anni mio marito dovrebbe, qualora non riacquistasse entro l’anno, pagare le sanzioni dovute. Ora siamo in procinto di divorziare e lui “ha sentito” che con l’ultima Legge di bilancio appena approvata dal Premier ci “sarebbe una qualche esenzione dal pagamento di questa sanzione per i separati”: corrisponde al vero? Le risulta qualcosa di simile? Se così fosse, nell’atto di divorzio dovremmo includere una qualche dicitura a tal fine?
    La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e per la gentilissima quanto attesissima risposta che dovesse rivolgermi.
    Distinti saluti, Franca

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non mi sembra che vi sia un articolo del genere, vi consiglio di chiedere consulenza ad un notaio, magari lo stesso che ha fatto l’atto e che dovrebbe aver inserito qualche clausola in merito.

  3. Avatar
    Alessandro

    Vendo la mia prima casa a gennaio 2016 e nello stesso mese acquisteró un altra prima casa. Per la nuova sosterró un costo iva più alto rispetto alla precedente. Il credito d’imposta lo recupero subito al momento dell’atto notarile o in dichiarazione dei redditi del 2016 ? Grazie Alessandro

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Va a scalare su quello che paghi sul nuovo immobile.

  4. Avatar
    francesco patrone

    Sto vendendo la mia prima casa comprata nel maggio 2008 intestata al 50% con mia moglie ,l’ò
    data ad una agenzia immobiliare locale, posso fare l’atto di acquisto della mia prossima prima casa ?
    prima di aver venduto questa.A la vostra cortese che cosa vado incontro ? Grazie per la vostra cortese
    risposta. Preciso che la compro nello stesso comune.

    Sinceri saluti :

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Per poter beneficiare delle imposte agevolate sul nuovo acquisto, devi prima rogitare la vendita della precedente casa.

  5. Avatar
    pierino

    Buona sera vorrei sapere se è possibile che io possa vendere la mia casa ad una banca e riacquistare la medesima facendo un mutuo prima casa oppure un leasing e usufruire di tutte le agevolazioni in merito.
    Senza spostarmi dal mio appartamento e riscuotendo la differenza fra il mio prezzo di vendita con il prezzo del mio acquisto e dal finanziamento

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non credo che la banca acquisterebbe il bene!

  6. Avatar
    Elisabetta

    Buonasera, ho venduto la prima casa il 15 dicembre dello scorso anno e avrò il rogito per l’acquisto della nuova casa il 22 dicembre prossimo. Possibile che per soli sette giorni perderò la possibilità di recuperare il credito d’imposta?
    Grazie

  7. Avatar
    Alessandro

    Buongiorno,
    sto procedendo a partecipare ad un asta per l’acquisto di un immobile,sul modulo di partecipazione si richiede il nome del partecipante all’asta che poi sarebbe l’intestatario dell’immobile in caso di assegazione , quello che vorrei chiedere è se la mia compagna può diventare cointestataria del immobile all’atto della vendita??oppure ne ha solo diritto il nome presente nel modulo?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Prova a chiedere al curatore dell’Asta.

  8. Avatar
    Luca

    Buongiorno, le vorrei sottoporre la mia situazione.
    Io e la mia ragazza vorremmo acquistare una casa con mutuo cointestato. Essendo io in possesso già di un piccolo appartamento, solo lei (non avendo altra casa) potrebbe usuffruire delle agevolazioni prima casa.
    Stavo pensando alla soluzione di vendere la mia casa alla mia compagna, e comprare di conseguenza un nuovo appartamento intestato a me, che in questo modo potrei usufffruire dei vantaggi prima casa.

    La mia domanda è: secondo la sua esperienza una soluzione di questo tipo, in generale creerebbe un risparmio genarale (non volendo vendere a terzi la prima mia casa) o sarebbe meglio procedere con un mutuo cointestato con relative spese?

    Spero di essere stato chiaro e attendo una sua gentile risposta.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non è possibile dare una risposta, dipende dai valori in gioco!

  9. Avatar
    costanzo stefana

    buongiorno, ho un caso particolare di cui richiedere delucidazioni, visto che il caaf mi ha già contattato per sistemare, ma ci ho capito ben poco.
    il problema è il seguente:
    mia moglie ha acquistato nel 1998 con regime di agevolazione prima casa e con atto tra privati un immobile per lire 240.000.000…..nel 2012 abbiamo acquistato sempre in regime di agevolazione prima casa ma con atto tra costruttore e privato immobile per euro 325.000…..il problema che si crea è per il calcolo del credito di imposta.
    devo considerare entrambe gli acquisto come iva (anche se nel primo acquisto non c’è) o nel primo il calcolo è sulla reddita catastale e nel secondo con iva??

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Cerco di intuire tra le righe, dato che credo manchino alcuni passaggi,. comunque nel primo acquisto non si è pagata IVA bensì Imposta di Registro al 3% (oltre a ipotecaria e catastale in misura fissa), è questa ad andare nel computo del credito, da scalare dall’IVA dovuta.

  10. Avatar
    Maria

    Buongiorno. Nel luglio 2005 ho acquistato con il mio compagno un appartamento da un’impresa edile,usufruendo dei benifici prima casa.Nell’aprile 2008,separandoci,gli ho rivenduto la mia quota(il 50%) perdendo così le agevolazioni prima casa.Nel 2009,mi è stata notificata la sanzione per aver venduto prima dei 5 anni. Da allora non ho più acquistato immobili.Se lo facessi ora,potrei beneficiare delle agevolazioni prima casa?Pagherei dei costi aggiuntivi? La situazione varia in base al fatto che l’immobile sia nello stesso comune o in un altro?La ringrazio.
    Maria C.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      AL momento, non avendo proprietà, hai diritto alle agevolazioni prima casa.

  11. Avatar
    Roberto

    Buongiorno volevo fare una domanda.
    Io ila breve andro’ al rogito x vendere il mio appartamento comprato da me 8 anni fa.
    Siccome l’intenzione era quella di ricomprare un’altra casa più grande,e quindi aprire un altro mutuo,poi parlando in casa abbiamo deciso di andare in affitto.
    La quiete che comprerà casa mia mi ha detto che al rogito mi dovrò presentare con il direttore della mia banca,in quanto io vendo per poi andare a comprare secondo lei.
    Ma io non andrò a comprare ma bensì in affitto.
    Cosa devo fare devo comunicare all’acquirente che non compro più ma bensì vendo e basta???
    Oppure sto zitto e vado al rogito con il mio direttore e facciamofinta di niente???

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se alla fine devi solo riscuotere, non vedo dove sia la necessità di coinvolgere la tua banca, comunque è meglio chiarire la situazione con il notaio (non con l’acquirente).

  12. Avatar
    antonio

    buonasera,per cortesia può dirmi se devo pagare tasse sulla plusvalenza nel mio caso?
    ho comprato la mia prima casa a giugno 2013,a ottobre ho ricevuto la residenza,a dicembre di quest’anno la rivendo.
    anche avendo letto le vostre risposte,il concetto della metà del tempo più un giorno no mi è tanto chiaro (a meno che non si tratti dei cinque anni previsti per legge),inoltre non risco a trovare l’esatto articolo di legge che parli di questo.
    grazie saluti

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      A mio avviso non devi pagare tasse sulla plusvalenza.

      • Avatar
        antonio

        grazie per la risposta,potrei sapere in base a quali criteri legali,lei dice che non devo pagare niente?
        grazie saluti

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          In quanto, pur vendendo prima dei 5 anni, hai usato l’immobile come abitazione principale per la maggior parte del tempo. Vd. articolo qui sopra.

  13. Avatar
    Angelo

    Buongiorno, in agosto di quest’anno si è fatta la successione per morte di mia moglie in comunione dei beni. Ora vorrei donare la mia quota ai miei 3 nipoti figli di una delle nostre 2 figlie. Premetto che siamo tutti d’accordo di questa mia decisione. È possibile? E se no, esiste un altro sistema o bisogna aspettare i famosi 5 anni? Sono molto anziano e desidero farlo prima. Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se tutti sono d’accordo, non vedo problemi.

  14. Avatar
    Sara

    Buonasera, il mio ragazzo ad aprile 2013 ha acquistato, con atto notarile, la casa del padre senza mutuo (pagandola mensilmente ), ora vorrebbe farsi un mutuo per saldare il debito ma ovviamente essendo già proprietario non é possibile.
    Ha pensato dunque all’ipotesi di reintestare l’immobile al padre per poi riacquistarlo con le agevolazioni del mutuo prima casa, é possibile? Se può a cosa va incontro e che tempistiche dovrebbe rispettare? Per di più il padre ha già un mutuo ed il mio ragazzo avrebbe bisogno di un garante. é una situazione davvero particolare e non sappiamo come comportarci.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Può comunque chiedere un mutuo ipotecario, essendo proprietario dell’immobile, la via della tripla cessione mi sembra decisamente da evitare!

  15. Avatar
    Giuseppe

    Buongiorno, volevo porle un quesito, io e mia moglie siamo sposati in separazione dei beni, io prima del matrimonio, nel 2001, ho acquistato un appartamento di mia proprietà al 100% che finirò di pagare a maggio 2016 con agevolazioni prima casa, adesso vorrei acquistare un nuovo appartamento nello stesso comune che vorrei intestare a me e in cui andarci a vivere , se faccio una donazione del mio appartamento a mia moglie posso acquistare il nuovo appartamento usufruendo delle agevolazioni prima casa? Grazie.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      SI, se non hai altri appartamenti… nota comunque che a seguito di donazione l’immobile risulterà praticamente invendibile per anni, chiedi maggiori informazioni ad un notaio su questo aspetto.

  16. Avatar
    bruno vallelonga

    Ho intenzione di donare l’appartamento comprato 16 anni fa a mio figlio: se ciò avvenisse, potrei avere le agevolazioni fiscali come prima casa su un nuovo acquisto, oppure non sarebbe possibile, essendo mia moglie proprietaria di altro alloggio nella stessa città? Trasferirei la mia residenza nel nuovo alloggio , staccandomi dal nucleo familiare. Grazie e saluti.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se non hai altre proprietà, puoi riavere le agevolazioni prima casa, ma avendo tua moglie un altro immobile nello stesso comune non avrai l’agevolazione IMU (a meno di nuovi cambiamenti della legge).

  17. Avatar
    Ma nu

    Buonasera.ho acquistato con agevolazione prima casa evince comproprietà col mio ex compgnova settembre 2002 e rivendita a luglio 2007, per cui mancava un mese ai cinque anni. Lui ha ricomprare entro un anno mentre io no. Sono trascorsi otto anni e non mi è arrivato nulla da pagare (quindi 3+1 di legge come limite di prescrizione).
    Ora posso acquistare di nuovo con agevolazione prima casa?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      SI, ma nulla ostava ad acquistare anche prima!

  18. Avatar
    Ketty

    Buonasera, vorrei sapere se rivendendo il mio appartamento acquistato come prima casa, posso rivenderla poco prima dei 5 anni, ovvero dopo 4 anni e 3 mesi senza decadere dai benefici prima casa, e se ci sarebbe da pagare una sanzione, di quanto sarebbe?
    Grazie Ketty

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      L’articolo spiega proprio questo.

  19. Avatar
    Michele

    Buonasera,
    gradirei un suo parere in merito all’acquisto di un immobile tramite asta giudiziaria.

    Ho ususfruito, in fase di acquisto, delle agevolazioni “prima casa” ed ho trasferito in tempo utile la residenza nella nuova abitazione.

    Queste sono state le tempistiche:
    28/09/2014: Data sottoscrizione decreto di trasferimento
    14/10/2014: Data deposito in cancelleria decreto di trasf.
    08/02/2015: Data rettifica del decreto di trasferimento per errore materiale
    nell’indicazione di una formalità da cancellare.

    Il problema è che, anche a causa delle lungaggini da parte del custode giudiziario nella cancellazione delle ipoteche avvenuta il 15/4/2015 (non potevo nemmeno avviare la pratica di mutuo), sono riuscito a sottoscrivere il mutuo (trentennale) con la banca solo in data 04/10/15.

    Secondo lei ho perso completamente la possibilità di detrarre gli interessi passivi del mutuo o posso considerare la data di deposito in cancelleria come data utile per il conteggio dell’anno tra acquisto e stipula ?

    Grazie in anticipo

    Cordiali saluti

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      La scadenza alla quale ti riferisci, di un anno, è prorogabile a 2 anni in molti casi, anche per effettuazione di lavori, quindi secondo me è ancora possibile, la cosa migliore è chiedere alla agenzia delle Entrate.

  20. Avatar
    piero

    buonasera.
    gradirei un suo parere sul caso che le presento: premetto che sono un appartenente alle forze di polizia

    – ho acquistato, da un costruttore, la mia prima casa nel 1998 a Bari, usufruendo delle agevolazioni fiscali.
    – dopo essere stato trasferito, per servizio, a Perugia, nel 2002, dopo 4 anni, ho venduto l’appartamento di Bari ed ho subito sottoscritto un preliminare di vendita per l’acquisto di un nuovo appartamento in Perugia. Preliminare, per mia fortuna, registrato, e che prevedeva la consegna dell’immobile ben 2 mesi prima della scadenza annuale per il riacquisto della mia prima abitazione.
    Purtroppo il costruttore non ha rispettato la data di consegna, ed il rogito è stato sottoscritto dopo trascorsi 4 mesi dall’anno previsto per poter mantenere le agevolazioni. Premetto che il buon NOTAIO non ha ritenuto opportuno, proprio perche’ avevo superato l’anno fatidico, farmi recuperare l’iva del primo acquisto. Puntualmente l’agenzia delle entrate di Bari, non avendo acquistato entro un anno, mi ha chiesto la differenza dell’iva agevolata usufruita per la mia prima casa . quindi non solo non ho potuto usufruire dello scorporo ma mi veniva chiesto di restituire la restante parte ( 6% dell’iva ) della mia prima abitazione + sanzioni etc.
    Chiaramente ho effettuato ricorso in Commissione tributaria e, stranamente ho vinto, in quanto è stata dimostrata la mia volonta’ di reinvestire su di un nuovo immobile, senza speculare.
    Fatto questo, il mio commercialista mi consigliava, dopo la suddetta favorevole sentenza, di procedere alla richiesta di rimborso tramite mod. 730, dell’iva della mia prima abitazione di Bari.
    Ho eseguito fedelmente il consiglio, ma dopo circa 2 anni l’agenzia delle entrate, mi richiede indietro la somma, avuta tramite dichiarazione 730, dicendomi che dovevo dichiararla sul 730 dell’anno successivo a quello dell’acquisto di perugia.
    Chiaramente ho effettuato ricorso in commissione tributaria. ( aspetto ancora la data di discussione).
    La mia domanda:
    – come potevo chiedere il rimborso di un’imposta sapendo di non poter usufruire delle agevolazioni, in quanto i termini erano scaduti ?
    – considerando che in regime d’IVA, il tutto si prescrive dopo 10 anni, dopo aver aspettato di aver vinto il primo ricorso, ho chiesto il rimborso della PRIMA iva. ho fatto bene ? grazie
    piero

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ un caso molto interessante, in quanto crea una eccezione (giustissima) alla regola del riacquisto entro l’anno, peccato solo che non “faccia legge”, in quanto ci vorrebbe un pronunciamento della Cassazione.
      Per quanto riguarda i tuoi dubbi che dire, hai fatto bene, ma è evidente che si tratta ormai di un caso dove può accadere tutto ed il contrario di tutto, e sicuramente non posso esserti di aiuto più io di quanto possono farlo i tuoi legali!

  21. Avatar
    michele

    Salve,
    volevo cortesemente alcune conferme,
    premetto che il susseguirsi delle situazioni sono tutte nello stesso comune,
    essendo in regime di separazione di beni con mia moglie 10 anni fa ho comprato un immobile con agevolazioni 1^ casa, immobile e mutuo intestato al 100% a me rivenuto a marzo 2015; poi a maggio 2015 io ho ricevuto in donazione un immobile nel quale ho trasferito la residenza dell’intera famiglia (da premettere che il mio status è quello di militare) divenendo cosi abitazione principale, ora sto per acquistare un altro immobile quindi entro un anno dalla vendita che probabilmente sarà intestato per il 90% a mia moglie ed il restante 10% a me, mia moglie non avendo reddito sarà datrice di ipoteca ed io intestatario del mutuo al 100%;
    per questo chiedevo: è corretto dire che questa sarà la prima casa per mia moglie ed io potrei scaricare gli interessi passivi del mutuo al 100% essendo anche solo di fatto proprietario per il 10%?
    Io potrei rimanere nella mia residenza (casa in donazione) e mia moglie in quella da acquistare in modo tale da avere due 1^ case quindi una adeguata tassazione di IMU, TASI ecc. ?
    Il credito d’ imposta verrebbe recuperato?
    Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrete dedicarmi.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Dalla tua domanda deduco che non ha chiara la distinzione tra prima casa e abitazione principale, che ti suggerisco di approfondire, abbiamo un articolo proprio per questo. Comunque, ti confermo che puoi portare in detrazione il 100% degli interessi passivi dell’immobile anche se proprietario solo del 10%, e che in quanto militare sei esentato dall’obbligo di residenza. INu come abitazione principale ti spetterà solo su un immobile.

  22. Avatar
    Alessandro

    Buongiorno,
    1. ho acquistato la mia prima casa nel 1984 usufruendo delle agevolazioni previste;
    2. ho acquistato un’altra abitazione nel 1994 ed il notaio nell’atto così scriveva: …la parte acquirente (IO) dichiara di voler adibire quanto acquistato a propria abitazione principale e di avere usufruito in seguito di atto di compravendita del 1984 delle agevolazioni previste dall’art. 1 168/1982 e tante altre leggi.
    3. nel 2000 vendo la casa acquistata del 1984.
    Il mio quesito è il seguente:
    Sto costruendo una villetta, posso usufruire delle agevolazioni prima casa, quindi anche l’iva la 4%?
    Grazie
    Alessandro

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non ho ben inquadrato il punto 2, ma suppongo che tu NON abbia nuovamente richiesto le agevolazioni prima casa, perché non sarebbero state dovute. Se così, per la villetta puoi richiedere le agevolazioni di prima casa solo se è sita in un comune diverso da quellod ell’altro immobile. Ovviamente, poi, non deve essere una categoria di immobile di lusso, es. A1.

      • Avatar
        Alessandro

        in merito al punto 2 il notaio ha specificato che le agevolazioni sono state fruite nell’acquisto del punto 1

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Ok quindi confermo.

  23. Avatar
    Antonello

    Salve,

    Io e la mia compagna siamo entrambi proprietari di casa acquistata con agevolazioni prima casa (io da più di 5 anni, lei da meno). Vorremmo vendere entrambi e comprare un appartamento in comproprietà (50/50). In tal caso c’è modo di non perdere la metà non utilizzata del credito d’imposta (ad esempio mettendola in detrazione dell’IRPEF per gli anni successivi) oppure conviene intestare la casa solo a lei? In questo secondo caso io perderei il credito d’imposta se non riacquistassi una casa entro un anno?

    Grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Il credito è utilizzabile solo per un nuovo acquisto, in compensazione, ma non è che ne sfrutterete solo metà, se il valore del nuovo immobile è maggiore delle altre abitazioni, ne sfrutterete più della metà, fino appunto al 50% delle imposte del nuovo immobile.

  24. Avatar
    giorgioni simone

    buonasera, io ho un serio quesito da porre,10 anni fa io e mia moglie allora compagna abbiamo aquistato in comproprieta un appartamento con le agevolazioni prima casa,ora l abbiamo messo in vendita ma con i tempi che corrono è un’ incognita sapere quando si vendera, nel mentre con due bambini è sorta l’esigenza di cambiare casa e abbiamo già visto una buona occasione in un altro comune, possiamo nuaovamente usofruire della agevolazioni prima casa? o se dovessimo acquistare come seconda c’è la possibilità di dilazionare i pagamenti delle imposte in vario tempo? attendo la sua risposta grzie infinite.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Nessuna deroga in tal senso: bisogna prima vendere la prima casa, oppure si pagheranno subito e per intero le imposte come seconda, senza possibilità di riavere la differenza dopo aver venduto la prima.

  25. Avatar
    Marco

    Salve, nel 1998 acquisto in comunione dei beni con mia moglie un appartamento.
    nel 2004 in via di separazione la mia ex moglie mi cede il suo 50%.
    vendo casa nel 2007 ma per l’agenzie dell’entrate non potevo perchè non erano passati 5 anni dal 2004.
    è corretto?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non è che “non potevi”, ma probabilmente dovrai pagare la differenza di imposte tra prima e seconda casa, relativamente alla sola quota acquisita nel 2204, e sempre che tu non abbia ricomprato un immobile da adibire ad abitazione principale entro un anno.

  26. Avatar
    Domenico

    Buongiorno,

    io e la mia compagna stiamo acquistando un immobile. Entrambi siamo già proprietari di immobili sul territorio nazionale. Io ho un appartamento per il quale non ho usufruito di agevolazioni prima casa. La mia compagna l’ha acquistato con l’agevolazione prima casa ma più di 5 anni fa. Ora l’appartamento è in vendita.

    In questa situazione, possiamo acquistare l’immobile in compropietà usufruendo dell’agevolazione prima casa?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Solo relativamente alla tua quota parte, e solo in un comune diverso da quello del tuo altro immobile.

  27. Avatar
    Lilla

    Buongiorno,
    Sto per vendere la mia casa comprata nel 2010 come prima casa. Quando si intende ” Passati i 5 anni” vuol dire che fa fede alla data della registrazione del rogito? Questo in effetti è avvenuto il 27/12/2010 quindi se vendo dopo il 27/12/2015 non mi verrà richiesto indietro nulla, vero? PS non intendo riaquistare casa in Italia.
    Grazie

  28. Avatar
    Gianni

    Ho acquistato nel 2011 come prima casa dopo aver avuto la residenza per tre anni sto rivendendo per acquistare un immobile più grande quindi non pagherò plusvalenze . Quanto tempo di residenza deve passare nel nuovo immobile per non pagare la plusvalenza se lo rivendo un altra volta?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non vi è un termine, ma deve essere usato come abitazione principale per la maggior parte del tempo di possesso. Oltre i 5 anni invece non vi è mai tassazione sulla plusvalenza, indipendentemente dalla residenza.

  29. Avatar
    stefano

    Buongiorno,
    nel 1985 abbiamo acquistato un appartamento con mia moglie
    usufruendo delle agevolazioni prima casa, adesso vorremmo
    donarlo a nostra figlia e poi acquistare un nuovo appartamento per noi
    che sarebbe sempre prima casa. Abbiamo diritto alle agevolazioni
    per il nuovo acquisto?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Si, dovete fare il rogito di acquisto dopo la firma dell’atto di donazione.

  30. Avatar
    Flora

    Mio marito sta vendendo la sua prima casa x comprarne una più grande insieme a me. Per avere il recupero dell’Iva deve intestare la casa nuova solo a lui o possiamo cointestarla?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Cointestandola, potrà usare il credito maturato in detrazione solo per la sua quota di spettanza, ovvero se la casa costa come quella venduta, e intestate la casa al 50%, perderà metà del credito.

      • Avatar
        Flora

        E se la casa costa più del doppio di quella venduta?
        La metà dell’IVA che andremmo a pagare sarebbe superiore a quella che pagò lui a suo tempo, quindi la recupererebbe per intero?
        Grazie x la risposta.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Esatto, in tal caso è così e il problema non sussiste anche cointestando!

  31. Avatar
    Gisella

    Buongiorno,

    nel gennaio del 2011 ho acquistato un immobile con il mio compagno (40% io 60% lui) e abbiamo usufruito delle agevolazioni per la prima casa (compreso il mutuo). Ora vorrei rivendere la mia quota a lui e non ho intenzione di ricomprare un’altra casa. Come posso calcolare le sanzioni previste? C’è bisogno di presentare una documentazione all’atto della vendita?
    Grazie e cordiali saluti

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Metti in conto circa un 7% del prezzo da te pagato più interessi… certo che se tu aspettassi un annetto riusciresti a risparmiare un bel po’! Per la vendita, ti saprà dire tutto il notaio, che probabilmente tratterrà anche la quota della sanzione.

  32. Avatar
    Simone

    Buonasera,
    siccome che il rogito della mia attuale abitazione avverrà prima del rogito per l’acquisto della nuova casa, che fine fa la mia residenza? Devo richiedere un permesso particolare? Devo chiedere la residenza con mia madre oppure posso stare solo con il domicilio?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se il “buco” è solo di alcune settimane, eviterei di fare un cambio temporaneo di residenza e passerei direttamente dalla vecchia alla nuova casa, ovviamente una violata che hai iniziato a dormirci.

  33. Avatar
    Elisabetta

    Buon giorno, ho bisogno di un aiuto. Ho firmato l’altra sera un preliminare di vendita della mia attuale abitazione principare e sto costruendo la nuova casa. Firmando un preliminare di vendita posso usufruire dell’agevolazione iva 4% sulla casa nuova visto che il tutto si concluderà entro l’anno.
    E altrimenti come posso fare per non andare a perdere la differenza dell’iva?
    grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      No, occorre l’atto finale di vendita, altrimenti con le agevolazioni sei “bloccato”.

  34. Avatar
    gel

    Buongiorno. il mio compagno ha acquistato 6 anni fa un’appartamento con agevolazione prima casa.
    ora vorrebbe vendere ma senza acquistare nulla in quanto verrebbe ad abitare da me che ho da 2 anni una prima casa presa tramite cooperativa edilizia e che quindi non posso cedergli il 50%.

    in questo caso dovrà ridare allo stato la differenza delle tasse?

    grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Assolutamente no

  35. Avatar
    Bruno

    Sono proprietario di un appartamento che ho acquistato come prima casa, senza chiedere mutuo.Risiedo però in un’altra casa non di mia proprietà.Sul mio appartamento dato in affitto pago l’imu. Sto acquistando un altro appartamento in un’altra provincia e vorrei chiedere il mutuo.Vorrei cortesemente sapere: questo mutuo sarà detraibile dalle tasse? Aggiungo che in questo secondo appartamento porterò la residenza quindi per me sarà l’abitazione principale.
    Attendo risposta. Grazie.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Si, confermo, è possibile in quanto la detrazione degli interessi passivi del mutuo spetta all’abitazione principale, che non necessariamente è la “prima casa”.

  36. Avatar
    Mauro

    Buongiorno, quanto descritto sopra circa riacquisto entro 12 mesi dalla vendita con effettivo utilizzo del domicilio, vale anche per chi come me è residente all’estero e soggetto a tassazione per residenti all’estero?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      SI, ma è evidente che si è esentati dall’obbligo di prendere la residenza nel nuovo immobile che si va ad acquistare.

  37. Avatar
    Valerio

    Buonasera,la mia situazione e questa: nel 2007 ho acquistato un alloggio al 50% con la mia ragazza con agevolazione prima casa, dopo due anni le cose sono andate male e lei mi ha liquidato la mia parte ed e rimasta dell alloggio. Ad oggi non e ancora stato venduto, ma io avrei dovuto riacquistare entro l’anno? Dovrò pagare qualcosa all agenzia delle entrate?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      In effetti avresti dovuto ricevere la sanzione relativa alla revoca dei benefici prima casa. Visto il tempo trascorso (6 anni dalla vendita), è ragionevole pensare che oramai nulla ti sarà chiesto…

  38. Avatar
    Andrea

    Buonasera,
    ho acquistato la mia abitazione con agevolazioni prima casa (con mutuo) più di 5 anni fa.
    Adesso vorrei venderla per acquistarne una più grande.
    Non riesco a capire se per il mio nuovo acquisto (che farei solo dopo aver venduto la mia attuale abitazione) posso usufruire delle agevolazioni prima casa.
    Rimango in attesa di delucidazioni,
    Grazie in anticipo per l’aiuto.
    Andrea

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Certo che si, non solo, riacquistando entro 1 anno dalla vendita beneficerai anche di un credito di imposta pari alle imposte versate per il primo acquisto.

      • Avatar
        Andrea

        Bene, grazie per la risposta.

        Inerente alla vendita dopo i 5 anni, da qualche parte ho letto: “E’ previsto un credito di imposta pari alla somma versata al momento dell’acquisto, corrispondente alle imposte di registro o IVA, mentre le imposte ipotecaria e catastale non possono essere recuperate; entro 1 anno questo credito può compensare le medesime imposte dovute per il riacquisto di un immobile con agevolazioni prima casa.”

        Nel mio caso, ho acquistato più di 5 anni fa DA UN PRIVATO la casa dove abito attualmente, quindi pagando l’imposta di registro al 3% (quindi senza pagare iva al 4% che sarebbe stata dovuta se avessi acquistato da costruttore).
        Nel caso decidessi adesso di acquistate la nuova casa da costruttore dovrei pagare per intero l’iva al 4% o potrei scalare l’importo dal credito d’imposta per le imposte pagate per il primo acquisto che avevo fatto comprando da un privato? In parole povere….il 3% di imposta di registro che ho già pagato può essere usato per scalare l’iva del 4% sulla nuova prima-casa?

        In attesa di gentile riscontro,
        Grazie
        Andrea

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          SI, è possibile.

  39. Avatar
    Marco

    Buonasera, volevo chiedere delucidazioni in merito alla mia situazione:
    ho acquistato un appartamento circa due anni fa con agevolazioni per la prima casa, se ora lo vendessi per andare in affitto in una casa (in un altro comune) dove è residente un altra persona, la mia compagna, dovrei sostenere delle sanzioni e pagare la differenza di tassazione tra prima e seconda casa?
    Andare in affitto può essere comparato all’acquisto di una casa entro un anno dalla vendita della prima?

    Nel caso non fosse possibile, potrei affittare il mio appartamento senza perdere i privilegi prima casa? Posso eventualmente prendere residenza in un altro comune? o devo rimanere residente nel mio appartamento cambiando solo il domicilio?

    Spero di aver formulato le mie domande in modo chiaro…
    La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
    Grazie
    Marco

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      La rivendita prima dei 5 anni senza un riacquisto da adibire a seconda casa comporta il pagamento della differenza di imposte tra prima e seconda casa e relative sanzioni e more. Andare in affitto non va bene. Puoi affittare la tua prima casa, consapevole però che passerà a tassazione come abitazione non principale ai fini IMU, TASI, TARI. Rimanere residente nella casa in affitto è un trucchetto che farebbe comodo anche ai fini delle imposte, ma spesso viene smascherato dal Comune….
      L’ultima questione riguarda il cambio di comune. In realtà cambiando comune dopo soli 2 anni correresti una remotissima possibilità che ti vengano contestate le agevolazioni prima casa. E’ remota perchè la norma è ambigua, ma se la hai abitata almeno uno o due anni dovresti essere a posto.

  40. Avatar
    rosanna

    Il problema è questo: ho acquistato la prima casa con agevolazione nel 2011 e vi ho trasferito la residenza .
    Nel corso del 2013 sono stata trasferita per lavoro in altro comune italiano a 500 km e ho dovuto affittare un altro appartamento vicino al lavoro.
    Adesso vorrei vendere quell’immobile (prima dei cinque anni) e, se riesco, vorrei comprarlo subito dopo (entro l’anno) .
    Se però riesco a vendere l’appartamento (a costo inferiore rispetto a quanto pagato) e non riesco a trovare l’altro entro l’anno cosa succede? E’ una causa di forza maggiore essere stata trasferita dopo due anni dall’acquisto?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      No, purtroppo non lo è. Ti sarebbe richiesta la differenza di imposte, il che sarebbe… un salasso. Se non sei sicura di riacquistare entro 1 anno, valuta di tenere duro fino alla scadenza dei 5 anni, ma calcola anche che un riacquisto entro 1 anno sarebbe comunque consigliabile in quanto andresti a beneficiare del credito di imposta pari alle imposte (prima casa) versate a suo tempo.

  41. Avatar
    Federica

    Buongiorno,
    avrei bisogno di un chiarimento se possibile..
    nel 2004 mio marito ed io abbiamo acquistato un appartamento come 1° casa da costruttore pagando IVA al 4%, ora lo stiamo vendendo per poi acquistare una casa più grande sempre da costruttore e di maggiore importo (+ iva al 4%) sempre nello stesso comune di residenza.. la mia domanda è: l’iva che dovrò pagare sarà sull’importo totale dell’immobile oppure pagherò solo la differenza dell’iva tra il primo e il secondo immobile?
    Grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Pagherai solo la differenza, ma solo se il nuovo acquisto avviene entro 1 anno dalla vendita.

      • Avatar
        Federica

        intanto grazie mille per la risposta.. sicuramente compreremo entro l’anno ma pago la differenza anche se acquisto da costruttore e non da privato?

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          SI, in quanto maturi un credito di imposta che può essere usato per compensare imposte oppure IVA sul nuovo acquisto.

  42. Avatar
    antonio

    Salve,
    -Nel 2006 ho comprato un’immobile usufruendo delle agevolazioni prima casa;
    -Luglio 2013 ho venduto l’immobile;
    -Marzo 2014 ho riacquistato con agevolazioni prima casa ed ho usufruito del credito d’imposta.
    Oggi Maggio 2015, non ho trasferito la residenza nell’immobile e neanche nel comune, problemi di casa inagibile (vecchia cascina da ristrutturare) e lavori ancora non iniziati causa il rilascio dei permessi di costruire.
    Le mie domande sono:
    -Se trasferisco la residenza nel comune (entro 18 mesi), quale sarebbe, il limite temporale entro il quale son tenuto a fissare nel nuovo immobile la propria abitazione principale, senza fare decadere le agevolazioni?
    -Visto che non riuscirò a far diventare la mia abitazione principale non prima del 2017 (cioè 4 anni dall’acquisto) cosa mi consiglia di fare, per evitare sanzioni sostanziali??
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      In verità le due cose praticamente coincidono, in quanto a seguito del cambio di residenza sarà effettuato un controllo sul tuo effettivo uso e presenza nell’abitazione, che dovrà avere almeno i requisiti minimi per essere abitabile (allacci, cucina, letto).

  43. Avatar
    Fabio

    salve ho venduto la prima casa prima dei fatidici 5 anni, nel frattempo ho versato all’agenzia delle entrate le imposte dovute. prima della scadenza dell’anno ho riacquistato altro immbile adibito ad abitazione principale. possoi recuperare quanto versato all’erario. grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ti riferisci alla tassazione della plusvalenza oppure alla differenza di imposte tra prima e seconda casa? Se è il secondo caso, è anomalo che tu le abbia già versate all’erario, in quanto la violazione scatta dopo 1 anno dalla vendita, in genere la somma la trattiene il notaio come garanzia per l’acquirente, ma non la versa… penso che dovresti far approfondire la questione al notaio/i che ha seguito la compravendita.

  44. Avatar
    ilaria

    Salve, volevo chiedere…ho comprato una prima casa 7 anni fa con il mio ex compagno usufruendo delle agevolazioni prima casa.
    ora lui comprerà la mia metà. La mia domanda ė questa…ii soldi presi con la vendita subiranno una tassazione? devo comprare un’altro immobile entro un anno? Dichiarando la vendita recupero qualcosa? Tipo il credito d’imposta? Grazie mille!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Essendo trascorsi 7 anni non vi è tassazione in nessun caso, e puoi beneficiare di un credito di imposta pari alle imposte a suo tempo versate, a patto che tu riacquisti entro 1 anno.

  45. Avatar
    Simonetta

    Buongiorno, sono proprietaria della mia prima casa adibita ad abitazione principale per la quale ho usufruito delle agevolazioni fiscali oltre 15 anni fa. Dovrei acquistare una casa più grande da adibire ad abitazione principale. Mi sembra di capire che se non vendo la casa in cui vivo non posso usufruire di agevolazioni fiscali sull’acquisto della nuova ( iva 4% e credito d’imposta). Con mio marito abbiamo la separazione dei beni. Se la nuova casa viene intestata a mio marito, lui può usufruire dell’iva al 4%? Se è possibile, quando ho venduto la vecchia abitazione qual’è il modo più vantaggioso a livello fiscale per entrare in possesso della nuova proprietà intestata in precedenza a mio marito?
    Grazie.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se la acquista tuo marito è possibile, ma fate attenzione a ben orchestrare l’atto, se il pagamento non lo farà lui. Successivamente potreste pensare ad una donazione, ben sapendo che l’immobile donato risulterà invendibile per lungo tempo. Anche a voi consiglio di consultarvi con un notaio per meglio capire le manovre più convenienti per il vostro caso specifico.

  46. Avatar
    Germano

    Buongiorno, nel 2011 ho comprato una casa con le agevolazioni prima casa, per altri motivi non siamo riusciti a cambiare residenza entro i prossimi 18 mesi, successivamente ci è arrivata la sanzione la quale abbiamo pagato. Volevo sapere se comprase un’altra casa potrei usufruire dell’agevolazione prima casa? Grazie in anticipo.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      A mio giudizio si, è possibile, tuttavia non nello stesso comune di quella già in possesso.

  47. Avatar
    Gianni

    Salve, nel novembre 2007 ho acquistato una casa (abitazione principale) e nell’aprile 2012 l’ho rivenduta.
    preciso che la casa non è stata mai abitata e non avevo la residenza in quanto militare.
    Al momento della rivendita ho versato una somma per le plusvalenze.
    Ad oggi ho ricevuto l’accertamento per il pagamento della restante iva, degli interessi e della relativa sanzione.
    Le plusvalenze versate sono recuperabili?
    Grazie.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Intendi che ti hanno fatto pagare la differenza di IVA da prima a seconda casa?

      • Avatar
        Gianni

        All’atto della vendita ho versato al notaio una somma per le plusvalenze avendo venduto ad un prezzo maggiore e prima dei 5 anni.
        Adesso, a seguito di accertamento dell’agenzia delle entrate devo versare la differenza di iva+interessi+sanzioni.
        la somma versata per le plusvalenze si può detrarre da quello che ad oggi devo pagare all’agenzia delle entrate?
        grazie.

        • Avatar
          Gianni

          Ho perso le agevolazioni 1^ casa perché ho venduto prima dei 5 anni e la casa non è stata mai abitata. Ma questo è chiaro. La mia domanda è se posso detrarre la somma versata per la plusvalenza.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Ti ho fatto la domanda in quanto, se sei militare in servizio permanente, hai l’esenzione dall’obbligo della residenza e dunque a mio avviso questa differenza di IVA e relative sanzioni non sono dovute! Comunque, ritengo che non possa essere detratta dall’altra somma.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Questa differenza di IVA perché ti viene chiesta? Ti sono state contestate le agevolazioni prima casa?

  48. Avatar
    Chiara

    Buongiorno,
    Le pongo una domanda urgente alla quale non ricevo risposta certa e condivisa da parte del notaio dei possibili acquirenti della mia abitazione, nè dal mio avvocato.
    Nel febbraio 2011 in sede di separazione, a scioglimento della comunione dei beni, a titolo di restituzioni e rimborsi, mi venne assegnata da parte del mio ex marito la sua parte di proprietà (50%) della nostra abitazione di allora ove ora abito. Se ora vendessi l’appartamento, prima dello scadere di 5 anni dalla data di assegnazione, incorrerei nella tassazione dovuta a plusvalenza?
    Grazie mille anticipatamente.
    Cordialmente. Chiara

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se fai questa domanda significa che hai acquisito la parte con una tassazione come prima casa, altrimenti non c’è mai tassazione sulla plusvalenza. Anche nel caso in cui tu abbia beneficiato delle imposte agevolate, se in questi anni sei stata residente nell’immobile, non vi sarà tassazione.

  49. Avatar
    Antonio

    All’inizio di dicembre 2013 acquistai un’immobile al 50% ciascuno insieme alla mia compagna di allora. Agevolazioni prima casa praticate solo a me e stipula di un mutuo intestato ancora solo a me, mente lei fece da garante e datrice di ipoteca al 50%. Entro il mese successivo, io solo presi residenza nell’immobile acquistato.
    A fine gennaio 2015 la mia ex mi trasferì la sua quota di proprietà del 50% e con una sostituzione del vecchio mutuo con uno nuovo fu tolta da garante e datrice di ipoteca al 50%.
    Nei prossimi mesi dovrei rivendere l’alloggio, estinguendo il mutuo, probabilmente senza intenzione di acquistarne uno nuovo da adibire a prima casa entro l’anno.
    Chiedo conferma dell’idea che al meglio mi sono fatto documentandomi circa le imposte che dovrei pagare dichiarando volontariamente all’AdE entro un anno la suddetta volontà (sanzione al 30% non dovuta vista la circolare del dicembre 2012):
    * sul primo acquisto del 50% (avvenuto a dicembre 2013 prima dell’entrata in vigore delle nuove condizioni a gennaio 2014):
    – differenza tra aliquote vigenti seconda e prima casa per imposta di registro (5% valore catastale dichiarato), ipotecaria (2% valore catastale dichiarato – 168€) e catastale (1% valore catastale dichiarato – 168€)
    – differenza tra imposta sostitutiva seconda e prima casa per il mutuo (1,75%) .
    – interessi legali per il periodo
    * sul secondo acquisto del 50% (avvenuto a gennaio 2014 dopo l’entrata in vigore delle nuove condizioni a gennaio 2014):
    – differenza tra aliquote vigenti seconda e prima casa per imposta di registro (7% valore catastale dichiarato) . Niente dovuto per imposta ipotecaria e catastale perché di pari entità fra seconda e prima casa (fissata per entrambi i casi a 50 €);
    – differenza tra imposta sostitutiva seconda e prima casa per il mutuo (1,75%).
    – interessi legali per il periodo.
    Vi sono altre implicazioni?
    Può il notaio richiedere la costituzione di un fondo di garanzia presso di lui fintanto che il pagamento delle imposte da me dovute non darà effettivamente corrisposto?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Mi sembra corretto, almeno nell’ordine di grandezza. Per la seconda domanda, la risposta è si, il notaio può trattenere una cifra a garanzia.

  50. Avatar
    mauro

    Buongiorno ho comprato un appartamento in asta nel dicembre 2013, poi ho trasferito la residenza come prima casa ad ottobre 2014,adesso a giorni dovrei rivenderlo e poi ricomprare un immobile entro un anno sempre come prima casa devo pagare la plusvalenza secondo voi grazie per la risposta.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Temo di si, essendo i mesi di NON residenza superiori a quelli di uso come residenza.

  51. Avatar
    gabriel

    Buongiorno,
    ho acquistato una casa all’asta come prima casa, ho intenzione di venderla, dopo averla ristrutturata, entro i 5 anni. Vorrei sapere se essendo prima casa e con residenza dovrò’ pagare la plus valenza?In caso affermativo per differenza del prezzo di acquisito e di vendita si aggiunge anche il costo di ristrutturazione?
    Grazie e buona giornata

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se vi prendi residenza, non vi sarà tassazione sulla eventuale plusvalenza, tuttavia ti suggerisco di rileggere bene cosa accade ai benefici prima casa sulle imposte, in pratica sei obbligata a riacquistare entro 1 anno dalla vendita una abitazione (da adibire ad abitazione principale). Il costo della ristrutturazione è sempre escluso.

  52. Avatar
    Giovanni

    Salve, ho acquistato più di 5 anni fa il mio appartamento con le agevolazioni per prima casa pagandolo 220 mila euro in parte con mutuo(poco più della metà). Ora vorrei cedere il 50% dei diritti alla mia compagna dietro corrispettivo di un compenso, 120 mila.
    Il notaio mi ha fatto un preventivo di 3 mila euro totali a me che vendo, così suddiviso:
    tassa del registro euro 1.000,00
    tassa conservatoria Euro 50.00
    tassa catasto Euro 50,00
    onorario Euro 1.400,00
    spese Euro 500,00
    TOT. euro 3.000,00
    Anche lei che acquista(prima casa per lei) deve pagare qualcosa o l’atto è unico e quindi quella spesa dei 3 mila è unica per tutto?
    Il mio mutuo deve essere per forza estinto o posso mantenerlo e continuare a pagarlo come ho fatto finora?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Sicuramente questa parcella è soltanto tua, dato che la tua compagna dovrà pagare le imposte (eventualmente agevolate se prima casa), in misura del 3% circa, oltre all’onere del notaio.
      Per quanto concerne il mutuo, fai attenzione in quanto sull’immobile vige un’ipoteca che deve essere considerata in fase di vendita. Occorre accordarsi con la banca prima di procedere alla vendita, tutte le soluzioni sono possibili trattandosi di un accordo commerciale. Certamente te lo avrebbe comunicato il notaio.

  53. Avatar
    Rosario

    Buon giorno, con un terreno edificabile sono un privato. ho costruito una villetta, lavori ultimati gennaio 2014,per me seconda casa. se faccio un contratto d’affitto con riscatto per 4 anni, quindi alla vendita dell’immobile passeranno oltre i 5 anni, eviterei di pagare la plusvalenza? per l’agenzia delle entrate il contratto d’affitto con riscatto è un affitto o vendita? potrebbe gentilmente spiegarmi?
    grazie, saluti, Rosario

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Vale sempre il rogito, quindi il contratto di affitto con promessa di acquisto è un affitto… fino al rogito, appunto.

  54. Avatar
    maria

    A giorni comprerò un immobile che sarà intestato a mia figlia come prima casa, il venditore l ha pagata nel 2013 48000 € a noi la rivende 46000€ siccome ha urgenza di trasferirsi in un’altra zona , sempre nella stessa città lui sostiene che deve comprarne unaltra se non compra casa visto che vende prima dei 5 anni noi a cosa andiamo incontro? Possiamo fare dal notaio una nota scritta che ci possa tutelare al momento de rogito per maggiore tutela? In questa casa ha messo una piccola veranda removibile il perito potrbbe fare questioni ? Il nostro agente ha detto che potrebbe abbassare il valore della perizia puo darci qualche consiglio grazie infinite

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se anche lui aveva comprato come prima casa, esiste un rischio anche per voi, che il notaio sa come annullare trattenendo in garanzia una cifra pari all’eventuale sanzione per lui, e che potrebbe ricadere su di voi in caso di insoluto. Sulla regolarità veranda non saprei cosa dire, occorre una verifica tecnica.

  55. Avatar
    pietro

    Chiedo chiarimenti , Nel 98 mio padre e mia madre ci donano a me e mio fratello la casa 50% cada uno (nuda proprieta)
    I miei genitori diventano usofrutto (8a) Usufrutto con diritto di accrescimento per 1/1
    nel 2001 muore papà, purtroppo la nostra ignoranza non abbiamo portato la modifica al catasto che papa’ e’ morto e che diventa unica usufrutuaria mia madre.
    Quest’anno muore nostra madre , adesso stiamo portanto alla modifica al catasto la cessazione dell’usufruttto di nostra madre e automaticamente credo saremo noi a tutti gli effetti proprietari di questo immobile. Preciso che per mio fratello il 50% di questa casa sara’ considerata 2 casa di proprieta’, mentre io vivo in affitto su un’altro paese per me e’ il 50% di 1 proprietà.
    Bene, volevo chiedervi cortesemente in caso di vendita di questo immobile io come prima casa (sempre 50%) dopro essere tassato? per la plusvalenza a dire il vero non saprei il valore reale, la casa è stata costruita anni 50 e negli anni 88 sono stati fatti condoni edilizi (serrand di entrata). Chiedo cortesemente una Vs getile risposta positiva o negativa GRAzie infinite

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      In caso di vendita, se risulta come 2° casa, avrete molto semplicemente i soldi pattuiti con il compratore, per voi non vi sono imposte o plusvalenze. Se invece tu richiedi adesso le imposte come prima casa, potrebbero esserci dei problemi legati appunto alla rivendita prima dei 5 anni. Io penso che un confronto con il notaio prima di richiedere le agevolazioni prima casa, potrebbe aiutare a decidere se sia una strada conveniente oppure se anche a te convenga dichiarare l’immobile come seconda casa.

  56. Avatar
    cristian

    Buon giorno,
    volevo sapere se esiste un numero di volte per vendere la prima casa?
    Il mio caso è questo la prima lo ricevuta in donazione nel 2010 da mia madre poi rivenduta nel 2012 per poi acquistarne un altra nel 2013 quindi entro un anno. Adesso sto vendendo questa per poi comprane un altra ovviamente entro un anno sempre come residenza principale,sono in regola?
    MI sposo a aprile 2015 Va bene anche se compro il 50% con mia moglie?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Nessun problema per entrambe le questioni.

  57. Avatar
    SILVIA

    Buongiorno,
    nel settembre 2010 ho personalmente acquistato un immobile da costruttore con agevolazione iva 4% versando importo pari a circa 6000 euro. Per motivi personali, ho deciso di cambiare casa ed acquistare un’abitazione piu’ grande. Anche quest’ultima godrebbe di iva agevolata al 4%(comprerei sempre dal costruttore). Devo pero’ effettuare un’operazione un po’ complessa per non svendere la prima abitazione. Venderei la prima casa a mio marito (ci siamo sposati nel 2013 con regime di separazione dei beni) e riacquisterei singolarmente il nuovo immbile. L’iva che dovro’ versare è pari a circa 9000 euro. Deve essere versata contestualmete al nuovo atto?Se non mi sbaglio è possibile compensare i 6000 euro precedentemente versati nella prima dichiarazione redditi e se si cosa significa, che in pratica mi “ridanno” 6000 euro?Se non facessi ora questa operazione ma aspettassi i 5 anni dal primo acquisto cambierebbe qualcosa?Ho inoltre letto sul web che c’è possibilita’ per mio marito di avere agevolazione per pagamento imposta registro all’1% anziche’ al 2% E’ corretto? Ringrazio e cordialmente saluto

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      In breve, posso risponderti che hai diritto al credito di imposta, ma le tempistiche di rimborsi e pagamenti potrebbero non giocare a tuo favore. Dato che la cosa ha una variabile anche el notaio, ti suggerisco di chiedere una consulenza specifica a qualche notaio, facendoti anche fare dei preventivi per gli atti.

  58. Avatar
    Mauro

    Avrei una consulenza da chiedervi in merito alle agevolazioni prima casa:
    Ho aquistato una prima casa chiedendo i benefici fiscali per le tasse agevolate (2% anzichè 9% sulla compravendita e 0,25% anziché 2% sul mutuo) a Settembre 2014. Adesso sto vendendo la casa (ho già fatto il preliminare a Dicembre) ma non ho ancora trasferito la residenza presso l’abitazione acquistata (attuale residenza presso diverso comune)

    Adesso il notaio dell’acquirente mi chiede in vista del rogito un deposito (come garanzia) della somma di euro 7.500,00 che verrà restituita solo quando pagherò all’agenzia delle entrate la quota per la decadenza dei benefici e le penali oppure solo una volta decorsi i termini di prescrizione (che dovrebbero essere 3 anni oltre i 18 mesi, quindi 4 anni e mezzo dall’atto).
    Specifico che la casa non è abitabile quindi avrei problemi nel fare cambio residenza e dimostrarne l’effettiva occupazione al Comune.

    Ovviamente ho intenzione di acquistare nuova prima casa entro 12 mesi dalla vendita e di trasferire la residenza entro 18 dall’acquisto della prima casa

    Volevo capire se il rispetto dei termini per acquisto di una nuova casa (12 mesi dalla vendita) e il trasferimento della residenza a 18 mesi dall’acquisto della prima casa non sono garanzie sufficienti a restituzione del deposito?

    Sono nella situazione in cui devo per forza pagare una penale all’agenzia delle entrate per regolarizzare la mia posizione e vedere il deposito restituito?

    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      A mio giudizio, vendendo la prima casa senza aver stabilito la residenza nel comune ti mette in posizione di torto indipendentemente dal fatto che tu riacquisti o meno entro 1 anno. Non avresti rispettato gli “impegni” dichiarati in fase di acquisto prima casa.
      Nota che l’obbligo è di stabilire la residenza nel comune, non necessariamente nell’immobile, quindi il fatto che non fosse abitabile non è una attenuante. Io valuterei un trasferimento adesso della residenza, prima del rogito, anche per sole poche settimane, nel tuo immobile o in un altro provvisorio nel comune, anche presso amici o parenti.

      • Avatar
        Mauro

        Sono già in affitto presso lo stesso comune, potrei trasferire la residenza li allora.
        comunque anche facessi cambio residenza è corretto che mi chiedano il deposito in fase di rogito che mi restituirebbero solo al nuovo acquisto di un’altra casa

        Grazie

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Perfetto per il cambio residenza!
          Si, è corretto, o meglio… è USUALE, dato che è a discrezione del notaio, ma la maggior parte lo richiede… il deposito è chiesto per l’altra questione, ovvero l’impegno al riacquisto entro 1 anno: se lo farai, la somma sarà restituita senza dubbi.

        • Avatar
          Mauro

          Un’ultima cosa: ho fatto oggi iscrizione per cambio residenza e fornito i moduli compilati. Quanto tempo ci vuole affinchè diventi effettiva?
          Dalla data di uscita del vigile oppure occorre aspettare un ulteriore tempo prestabilito?
          Grazie molte

          Mauro

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Se poi sarà confermata, ovvero non revocata a seguito del sopralluogo, vale la data odierna.

  59. Avatar
    Antonio

    Salve, avrei bisogno di un’ulteriore precisazione, avendo rivenduto la mia prima casa prima dei famosi cinque anni e non potendo riacquistare un immobile entro un anno dalla rivendita sarei a posto con il fisco se entro l’anno i miei suoceri mi dovessero donare un immobile al 50% fra me e mia moglie ovvero al 100%? Grazie, Antonio.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      SI, è ammissibile, ti ricordo tuttavia che sarà indispensabile prendere residenza nel nuovo immobile.

  60. Avatar
    antonio

    Salve, sono Antonio, ho venduto la mia prima casa prima dei cinque anni canonici, per vari problemi intervenuti rischio di non potere acquistare la nuova casa entro un anno dal rogito. Considerato che sono un appartenente ad una forza di polizia in servizio permanente se non dovessi riuscire ad acquistare un nuovo immobile entro un anno dalla vendita della mia prima casa dovrei corrispondere anch’io la differenza dell’imposta di registro? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Temo di si, non mi risultano agevolazioni in tal senso.

Vuoi chiederci qualcosa?

Nome e Commento saranno pubblicati. La tua Email non sarà pubblicata né usata per pubblicità.
I tuoi dati sono trattati nel rispetto della privacy.
(* dato richiesto)